Pelle d’oca: cosa genera il fenomeno di innalzamento dei follicoli piliferi
Molte sono le curiosità che girano attorno ai peli della pelle, o meglio detti follicoli piliferi e per comprenderle al meglio c’è bisogno, innanzitutto, di capire la struttura anatomica dei peli, responsabili inoltre dell’effetto pelle d’oca.
“Appendici filiformi” è il termine tecnico usato per descrivere la struttura dei peli, variabili per numero, grossezza e colore; sono distribuiti su quasi tutta la superficie cutanea ad eccezione del palmo delle mani, della pianta dei piedi e delle labbra.
La struttura filiforme del pelo è costituita essenzialmente da cheratina, ovvero da cellule cheratinizzate. Nel pelo distinguiamo il fusto, o anche detto stelo, il bulbo o radice e il follicolo.
Struttura del pelo
Il fusto è la parte che emerge dalla superficie cutanea, la cui estremità appuntita viene definita apice, ed è inserito in un vero e proprio canale del pelo formato da un’introflessione dell’epidermide all’interno del derma, chiamata follicolo. Quest’ultimo ha quasi la forma di una bottiglia alla cui base si trovano un insieme di cellule vascolarizzate, ovvero la papilla dermica, che ha la funzione di nutrire il pelo durante la fase di crescita.
Il follicolo pilifero ha la particolarità di essere inglobato in una sorta di guaina connettivale dove si inserisce un muscolo speciale che viene chiamato muscolo erettore del pelo che, una volta stimolato, può portare il pelo in posizione verticale determinando il fenomeno della cosiddetta pelle d’oca.
Distinzione fra pelo e peluria.
Nell’uomo distinguiamo due tipologie di pelo; c’è la “peluria” che è rappresentata dai peli corti, sottili e appena visibili, che coprono la maggior parte del corpo, e poi ci sono i peli veri e propri, quelli lunghi e grossi, rappresentati dai capelli, la barba, i baffi, il pube, le ascelle e così via.
Il pelo ha un ciclo vitale e, quando è situato all’interno della struttura follicolare, alterna periodi di attività e periodi di riposo.
Tutto varia a seconda delle regioni corporee dov’è situato, ad esempio i capelli hanno un ciclo di crescita che va da 2 a 6 anni, mentre le ciglia e i peli del tronco non superano i 6 mesi.
La crescita del pelo è calcolata intorno a 0,1 e 0,4 mm al giorno; nelle stagioni più calde i peli crescono più velocemente e la loro crescita e vitalità è influenzata dagli ormoni, ma anche dall’età della singola persona.
Ceretta brasiliana Wax Secret
Una volta compresa la struttura dei follicoli piliferi, andiamo adesso a concentrarci su una delle tecniche di rimozione dei peli più utilizzate, oltre che efficienti, ovvero la ceretta brasiliana o anche detta “brazilian wax”.
Questa tipologia di ceretta si distingue dalle più comuni a cominciare dalla temperatura, che si aggira attorno ai 40 o 50 gradi, ed ha una consistenza che permette di avvolgere per intero il pelo, rimuovendolo in maniera efficace, senza provocare dolore.
La sua particolarità consiste nel non utilizzare le classiche strisce strappa-cera; una volta sciolta, infatti, basta stenderla con una spatolina di legno nel verso del pelo e, una volta asciugata e solidificata, si strappa nel verso contrario al pelo, con un gesto netto, semplice ed indolore.
La temperatura della cera brasiliana
La temperatura della cera, dunque, è di fondamentale importanza perché la mancanza di calore permette di lavorarla con le mani e solo attraverso il calore del corpo, strappando il bulbo del pelo con più delicatezza ed evitando di spezzarlo, scongiurando anche possibili pericoli per chi soffre di debolezza capillare.
La sua consistenza elastica è data dalle resine vegetali e c’era d’api, che ne rendono facile l’utilizzo anche per i peli cortissimi e garantisce risultati molto lunghi, che possono variare dalle 4 alle 6 settimane.
Il metodo Wax Secret
Wax Secret, ovvero il segreto brasiliano per l’epilazione, è dunque un metodo apprezzatissimo in Italia, che con l’uso di cere di ultima generazione, consente di dare alla pelle un aspetto non solo curato, ma anche liscio e setoso, grazie anche ai massaggi applicati dopo il trattamento.
Il consiglio delle esperte è quello di assicurarsi di aver fatto preventivamente uno scrub e di aver idratato correttamente la zona, per rendere più efficace la rimozione dei peli, e di idratare la zona interessata anche nei giorni successivi al trattamento.